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CAMPANILE (1594-1831)

Nell’atto della visita pastorale a Gorzegno del vescovo mons. Marino nel 1573 il presule ordina alla Comunità: «infra annum unum proxime venientem campana una sufficiens ad usum dicti loci». Nel 1594, in occasione della visita pastorale del vescovo mons. Capriano, la pristina torre campanaria risulta ancora da terminare. Tuttavia l’ultimazione è riferibile agli anni susseguenti, anche in relazione ai successivi lavori di ricostruzione della chiesa iniziati nel 1622.

Nel 1776 viene donata alla parrocchiale dal marchese Carlo Tete Del Carretto la campana già della cappella marchionale di S. Martino, di «rubbi quattro».
Nel 1827 il Marchese Carlo Del Carretto decise di ristrutturare il campanile. Il lavoro fu affidato a un abile scalpellino locale, Giacomo Garabello.
Nel 1831 il campanile fu innalzato di altri otto metri per ospitare l’orologio. In tal modo si arrivò all’altezza attuale di 24 metri.

I gorzegnesi si tramandano alcuni divertenti racconti legati al loro campanile. Per esempio, si narra di un asino che fu tirato in cima al campanile con una carrucola per mangiare le erbacce che crescevano lassù. Si narra pure che qualcuno pretendeva di far crescere il campanile concimandolo alla base e annaffiandolo come fosse una pianta, e che per vedere se il campanile fosse effettivamente cresciuto fu vestito con una grande gonna di lenzuola e coperte.

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