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CASTELLO DEI MARCHESI DEL CARRETTO
(sec. XII-XVII)

Il primo nucleo del castello sorse intorno al 1100, in forma primigenia, verosimilmente nel X secolo, considerando che nei diplomi imperiali a favore della Diocesi di Vado/Savona del 998 e 999 già è citato il luogo di Gorzegno «Gorgenio». Qualcuno azzarda l’ipotesi che il castello fu edificato sui resti di un castrum romano che assieme ad un’altra postazione militare sulla collina oltre il fiume, controllava questa via di passaggio tra Savona e Asti.

Nei diplomi imperiali a favore della Diocesi di Vado/Savona del 998 e 999 già è citato il luogo di Gorzegno «Gorgenio». Tuttavia la prima citazione storiografica del “castrum”si riscontra nel discusso documento di divisione ereditaria del 1142 fra i sette figli del potente marchese aleramico Bonifacio del Vasto, con assegnazione della quinta parte degli estesi tenimenti a Bonifacio il minore, marchese di Cortemilia, nella quale è pure compreso «castra Gorzegno». Il castello del XII secolo, posseduto dai discendenti nobili Del Carretto, viene in seguito ulteriormente rinforzato. Ulteriori citazioni storiografiche si riscontrano in atti del 1219, 1224, 1268.

Nel 1345 il marchese Antonio Del Carretto, per opporsi alle pretese dei Visconti di Milano, si dichiarò vassallo dell’imperatore di Germania Ottone IV e, separandosi dal Marchesato di Cortemilia, ottenne un’ampia autonomia giuridica e amministrativa su un vasto territorio.

Nei due secoli successivi, i Marchesi di Gorzegno ampliarono e rinforzarono a scopo militare il loro castello, poi, sul finire del Cinquecento, lo trasformarono in una sfarzosa dimora. Era un possente edificio caratterizzato da due alti torrioni. Il lato nobile aveva tre logge sovrapposte, con eleganti colonnine di ardesia tornite in stile dorico, alcune delle quali sono ancora visibili.

Nella metà del Seicento, le Guerre di successione del Monferrato diedero ai Savoia l’opportunità di espandere il loro ducato. Allora i marchesi di Gorzegno, pur essendo feudatari del Sacro Romano Impero, avviarono trattative segrete con il re di Francia per ottenerne la protezione. Ne seguì una lunga guerra diplomatica che si concluse nel 1726, allorché il duca di Savoia Vittorio Amedeo II comperò formalmente il Marchesato di Gorzegno con l’approvazione dell’imperatore Carlo VI. In quell’occasione i marchesi Del Carretto ottennero dai Savoia anche importanti cariche ministeriali che mantennero per oltre un secolo.

Iniziò allora per Gorzegno una lunga decadenza. Il castello dei Del Carretto fu saccheggiato una prima volta dalle truppe francesi del console Napoleone Bonaparte, durante la Campagna d’Italia. L’edificio, tuttavia, era ancora abitabile alla metà dell’Ottocento, quando i marchesi lo vendettero. Ma agl’inizi del Novecento, in seguito al totale abbandono, divenne preda di saccheggiatori che lo smontarono pezzo dopo pezzo per abbellire le loro case, con il silenzio degli amministratori locali.

Nel 2020 la nuova Amministrazione comunale ha deciso di recuperare ciò che resta del castello e ha avviato lavori di pulizia e consolidamento che proseguiranno per trasformare questo luogo in una meta turistica, assieme al borgo attiguo, al centro storico e alle località circostanti, anch’esse ricche di storia e di bellezze naturalistiche.

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