Seleziona una pagina

LA STRATEGICA BORGATA COSTA

Probabilmente i romani costruirono qui il primo nucleo di Gorzegno. Quel castrum nel Medioevo diventò un borgo fortificato lungo un ramo della via Magistra Langarum e fu poi affiancato, su un’altura vicina al fiume Bormida, dal castello dei Del Carretto.

La borgata, come indica la sua denominazione, sorge sulla pendice di un rilievo collinare. Tale rilievo ha una posizione strategica relativamente al considerevole percorso stradale da Cortemilia alla costa ligure lungo il fondovalle Bormida, così come per il collegamento da Gorzegno a Niella Belbo. Il ruolo di avvistamento e controllo primario era svolto da un avamposto del complesso castrense, un fortilizio ovvero il «fortino che è sull’altura sovrastante il castello», secondo quanto scrive il Martina nel 1951. Difatti, prima della costruzione della galleria sulla Strada Statale 339 (oggi SP439), costruzione avvenuta negli anni 30 del Novecento – per superare la Costa si doveva attraversare un sottopassaggio nelle case, ancora esistente ma di proprietà privata.

La borgata Costa aveva una propria sede di culto ma la cappella di S. Caterina non è più esistente. Di essa, già attestata negli anni ’70 del XVI secolo, nella seconda metà dell’Ottocento si segnalavano condizioni negative. Così nell’Indagine diocesana del 1869 il parroco di Gorzegno, don Del Pero, riferisce: «Interdetta perché minaccia rovina». Il sacerdote, oltre a segnalare che a quel tempo è di patronato del «Sig. Dottore Garabelli», riferisce pure che non ha cappellano e che «non può essere utilizzata per il Santo Viatico». In seguito la cappella diviene proprietà di «un ricco possidente del luogo: Carlo Gabutti», ma la sua condizione ridiventa negativa, sino alla definitiva perdita, nonostante in passato lì si facessero funzioni religiose nel terzo giorno delle popolari rogazioni rituali.

N.26